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“Vivo per lei” cantava Bocelli nel 1995. Si perché la musica ha sempre fatto parte della vita dell’uomo: si canticchia sotto la doccia, si canta a squarcia gola col sottofondo della radio, a volte ci dà la carica quando facciamo sport. Ma la musica è anche strumento per far riflettere e per trasmettere messaggi importanti e profondi. Non vi è mai capitato?

 

A volte un ritornello sentito un paio di volte ci rimane in testa per settimane … 

E parlando di musica non si può non soffermarsi sul festival di Sanremo che si è concluso sabato.

Artisti conosciuti e giovani, pronti a mettersi in gioco, con la voglia di esprimere la loro arte, loro stessi, chi attraverso il dolce scivolare di note della musica leggera, chi attraverso il martellante suono dei versi rap, chi altro ancora. Penso che a tutti noi, soprattutto ai giovani qualche cantante abbia trasmesso molto entusiasmo: c'è ancora chi ci crede nelle proprie capacità e le mette in gioco, le dona agli altri. Ognuno nel suo stile, ognuno con la sua caratteristica. Tanti tasselli che completano il mosaico meraviglioso della musica.

Tante note, tante emozioni e anche tante risate! Quest'anno sono stati ospiti alcuni dei più famosi comici italiani che hanno reso l'atmosfera molto allegra e frizzante, tra cui Enrico Brignano e Virginia Raffaele che ha imitato Sabrina Ferilli, Carla Fracci, Donatella Versace, Belén Rodríguez e alla finale... ha imitato se stessa! 

Tuttavia rimangono i dubbi, le domande, le perplessità. Perché è doveroso riflettere e ragionare su che messaggio la tv (e chi ci lavora, dietro le quinte) ci ha voluto trasmettere.  Vedendo i nastri arcobaleno indossati dalla maggior parte degli artisti il  Presidente dell’Aiart Massimiliano Padula afferma: “Un Sanremo discutibile, con riferimenti continui e improvvisi ai temi delle unioni civili, al matrimonio omossessuale e alla maternità surrogata. È questa una delle caratteristiche principali di questa edizione del Festival”. 

Perché manipolare la televisione pubblica in questo modo? Perché utilizzarla così esplicitamente per martellare di pubblicità le orecchie, gli occhi degli italiani? 

Anche per quanto riguarda il boom di ascolti i dati forniti dalla Rai non sono affidabili perché scaturiscono dal sistema Auditel che è superato. Inoltre ben pochi sanno che l’Auditel è un’azienda privata di proprietà di Mediaset e Rai. Ciò rende palese tutto l’interesse ad avere dati estremamente positivi ai fini di una migliore raccolta pubblicitaria.

Apriamo dunque anche gli occhi, non solo le orecchie e cominciamo a ragionare, cominciamo a cercare e a portare la verità, a non aver paura di andare controcorrente. Ci sono rimaste nel cuore le parole che il Papa e il patriarca ortodosso Kirill hanno scritto e firmato durante il loro incontro a Cuba: “Voi, giovani, non abbiate paura di andare controcorrente, difendendo la verità di Dio, alla quale odierne norme secolari sono lontane dal conformarsi sempre. Dio vi ama e aspetta da ciascuno di voi che siate Suoi discepoli e apostoli. Siate la luce del mondo affinché coloro che vi circondano, vedendo le vostre opere buone, rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli (cfr Mt 5, 14, 16).”