Ieri pomeriggio al Museo Ladino l'incontro inaugurale per il restauro del dipinto del 1628.

Alcune informazioni ricavate dalla presentazione di ieri con dott. Cesare Bernard e Italo Giordani:

- Daniel Zen era uomo di comunità. Non un Santo uomo, ma uomo che, con coraggio si è donato per e nel lugo dove mano a mano si trovavam mettendo a disposizione i doni che aveva ricevuto.

- Il suo motto che si è scelto diventato Principe Vescovo è "non sonnecchi il custode d'Israele", dal Salmo 121. Per questo ha scelto di inserire nei suoi ritratti anche l'oca, simbolo di vigilanza e custodia, come le attuali, famose oche del Campidoglio. L'oca è presente anche sulla lapide della sua tomba.

- E' stato nominato Vescovo giovanissimo, a 44 anni!

- Il padre del Vescovo, Pietro Zen aveva una carica molto importante a Tesero, nella comunità. Dopo la morte della moglie, Pietro si è risposato con una delle figlie del notaio di Penia.

- Il quadro ha 400 anni, l'autore è ignoto. Il restauro del quadro è stato fatto da Enrica Vinante. Il quadro è di proprietà della Pieve di Sèn Jan.