17 marzo 2011: 150 anni dell’Unità di Italia.
DELLAI: NEL SEGNO "DELL'UNITÀ E DELLA PLURALITÀ" CHE DANNO SENSO ALLA NOSTRA AUTONOMIA

"Non è un caso che il 150° dell’Unità di Italia sia capitato proprio in un momento nella storia in cui pochi ormai credono ancora nei principi fondamentali su cui essa si è fondata.
Non è un caso se proprio quest’anno, in questi mesi dopo scandali e polemiche è arrivato un giorno memorabile che ha voluto riportare le menti, i cuori e le intenzioni a quel lontano 1861. In quell’anno tutta la popolazione italiana si è riunita per un ideale giusto, di uguaglianza e democrazia ha unito le forze per far prevalere non una classe politica o uno schieramento ideologico ma per esaltare e porre in essere un ideale, la sovranità del popolo, dopo anni di monarchia e divisione interna, sotto un unico tricolore a cui si è iniziato a guardare con orgoglio.
La festa dei 150 anni dell’Unità di Italia non ha potuto e non può lasciare spazio a polemiche fatte spesso solo per coprire la vera importanza dell’avvenimento, come anche le discussioni di appartenenza più o meno legittima a questa nazione.
Il Trentino da più di mezzo secolo appartiene ormai allo stato Italiano e lo stesso Alcide Degasperi è stato uno dei più grandi promotori in questo. Anzi la sua lungimiranza ha fatto sì che lo stesso Trentino ottenesse l’onore, perché di onore si tratta, di essere una provincia autonoma grazie alla particolare posizione geografica di confine, alla sua storia e alla caratterizzante presenza di forti minoranze linguistiche ladine sul territorio.
"Siamo qui non solo per un dovere istituzionale ma anche per sottolineare il senso di appartenenza al Paese Italia che ha compiuto, attraverso la straordinaria figura di Alcide De Gasperi, un atto di grande coraggio e lungimiranza nel riconoscere al Trentino quella eccezionale esperienza di democrazia e libertà che si chiama Autonomia".
Con queste parole il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai ha commentato i 150 anni dell'Unità d'Italia celebrata appunto lo scorso 17 marzo.
"Anche per questo - ha commentato Dellai - i trentini esprimono con orgoglio il loro senso di appartenenza arricchito dalla piena coscienza di essere rappresentanti di un territorio particolare e peculiare che concorre a dare all'Italia la natura di una nazione unita e plurale come oggi ha detto nel suo discorso il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Ma siamo anche orgogliosi di poter testimoniare con la nostra presenza la forte vocazione europea che proprio il magistero del trentino Alcide De Gasperi ha contribuito a consolidare in Italia, affidandoci il sogno di un'Europa che possa essere a sua volta "unita e plurale". La nostra stessa storia ci insegna che le zone di confine come la nostra possono evitare i drammi dei conflitti solo se le nazioni e l'Europa stessa sanno essere nel contempo unite e plurali".

Unità e pluralità: solo parole?
Diciamo con coraggio :
BASTA!  A tutti coloro che vogliono continuare a guardare con disprezzo una nazione che nel bene e nel male è la Nostra nazione,
FORZA! A tutti i giovani, uomini e donne che scelgono di guardare al proprio Paese con occhi di fiducia e positività.