Terremoto in Giappone: cos’è successo precisamente?

Come tutti ormai sappiamo, l’11marzo scorso in Giappone è avvenuto un terribile terremoto.
Tutti noi abbiamo appreso dai telegiornali che ci sono state moltissime vittime e una parte del Paese è andata distrutta.
Purtroppo questi sono disastri imprevedibili, che non danno nemmeno la possibilità all’uomo di difendersi o scappare.

Ma come mai i terremoti si sviluppano così frequentemente in Giappone?
Perché la Terra è formata da placche che sono in continuo movimento ed il Giappone è “appoggiato” su tre di queste placche continentali in continuo movimento. In particolare dove queste placche si incontrano (o meglio si scontrano), c'è maggior presenza di terremoti.
In questo Stato a rischio, l'allarme terremoto è un problema costante: gli abitanti lo sanno e si preparano per questo.

Sono rimasto quasi sconvolto vedendo alla tv le immagini delle case che saltellavano e gli abitanti che rimanevano quasi impassavi continuando nel proprio lavoro...
Se questo violentissimo terremoto si fosse “fermato” qui, il Giappone avrebbe avuto un terremoto molto forte (30.000 volte più potente di quello dell’Aquila), ma i danni alla popolazione o agli edifici sarebbero stati molto contenuti...
Putroppo non è stato così.

Finite le scosse di terremoto è subito scattato l’allarme Tsunami in quanto l’epicentro del terremoto è stato rilevato nel bel mezzo dell’oceano Pacifico. 

Ma che cosa è uno Tsunami?
Si tratta di un'onda marina, che viene causata da una forte scossa che sprigiona un'energia tale da creare un'onda gigantesca molto al di sopra di qualsiasi misura nella norma: stiamo parlando di onde alte 10-15metri che si diffondono per migliaia di chilometri.
Come ho detto sopra, l'origine del terremoto era in pieno oceano, a 130 km dalla costa giapponese e a 24 km di profondità sotto la terra sprigionando così un’onda anomala di dimensione inimmaginabili.

Il terremoto ed il relativo tsunami che ha appena colpito il Giappone, è uno dei dieci maggiori terremoti della storia e ci ha dimostrato come l’uomo in poche ore diventa un niente rispetto alla forza della natura.

P.s.: Nei prossimi giorni parleremo dell’emergenza nucleare che si sta vivendo in Giappone (e non solo)...

Il disastro in numeri: 
Orario: 14.46 (orario italiano, 06.46)
Magnitudo: 8,9 Scala Richter
Scosse di assestamento: oltre 100; l'ultima delle quali di 6.6
Prefetture coinvolte: 5 (Iwate, Miyagi, Fukushima, Ibaraki, Aomori)
Soccorsi: 50.00 soldati e soccorritori, 190 aerei, decine di navei
Vittime: 1.200
Dispersi: oltre 700
Feriti: 1.128
Tsunami: onda alta 10 metri travolge Sendai; 300 morti in spiaggia
Dighe crollate: 1
Treni travolti: 2
Navi: 1 con 100 persone a bordo
Incendi: 80; almeno 6 a Tokyo
Evacuati: 60-70.000 da Sendai; 45.000 nel raggio di 10 km dalla centrale nucleare di Fukushima Daichi a 250 km da Tokyo ; 2.000 dall'isola di Pasqua; 11 mila russi da isole Curili; operazioni in corso in Canada; 300mila in Ecuador e Galapagos; 500.000 in Cile; decine di migliaia in Perù
Black out: 5,7 milioni di abitazioni nel nord-est senza elettricità, 600.00 senza acqua
Paesi a rischio tsunami: 17; per 3 revocato
Centrali nucleari: 4 vicine all'epicentro; in un caso si teme il mancato spegnimento automatico; 11 in funzione al momento del sisma. Esplosione del reattore numero 1 a Fukushima. In totale fuori uso 6.800 megawatt di generazione, pari al 15-25% della produzione nucleare del paese
Edifici: 3.400 parzialmente o completamente distrutti;
Italiani: 10 su 28 connazionali nelle zone coinvolte contattati da Farnesina

Ringraziamo Squarciomomo per le foto.