Parliamo di un altro trentino...

 Da Il fatto quotidiano.it

È passato poco più di un anno. Allora Roberto Keller era su un furgone verso Pisa, per una piccola fiera dell'editoria. Con sé un banchetto, dove avrebbe venduto i suoi libri. Quelli di Keller editore, con sede a Rovereto: più che un'impresa, una passione artigianale, raffinata e di qualità. Pochi titoli, tutti ricercatissimi. Autori poco noti se non sconosciuti. Mentre era in furgone, Keller è raggiunto da una telefonata di un amico: "Herta Müller ha vinto il Nobel! Devi immediatamente tornare che ti cerca mezza Italia". Pensa a uno scherzo. Ride. Poi il dubbio.
L'amico fatica non poco a convincerlo: non sta scherzando. Alla fine Keller si convince.
È l'unico editore con un titolo della scrittrice in commercio, "Il paese delle prugne verdi". Fa subito retromarcia e torna nella sua Rovereto. Da lì, il successo. Che ha un suo prezzo. Il libro è pubblicato in mille copie. Le richieste sono ventimila.

Si diceva che la sua è un'impresa artigianale: l'immagine di copertina è incollata manualmente, una a una. Come fare? Sembra una difficoltà insormontabile. Invece scatta una straordinaria solidarietà: si mobilitano gli amici, e poi con il passaparola gli amici degli amici. Addirittura il proprietario di un'azienda si mette a disposizione con tutti i suoi dipendenti. Una quarantina di persone, per un fine settimana, festeggiano il concittadino editore e danno una mano. Alla fine i libri ci sono, e possono arrivare sul mercato. Oggi quel libro ha venduto quasi centomila copie.

Ma Keller non è un solo libro.

È un piccolo editore con un catalogo particolare. Al momento del Nobel i titoli erano appena una decina. Poi se ne sono aggiunti nove nel 2010; e quest'anno sono previste tredici nuove uscite, con un occhio particolare all'Europa dell'est. Fra queste, Il libro dei sussurri di Varujan Vosganian, che racconta il genocidio armeno del 1915 restituendo la voce alle rovine della storia - romanzo che ha conquistato critica e lettori, al punto da esser il libro più venduto in Romania negli ultimi dieci anni. Presto anche il nuovo Jordi Bonells, che con Dio non appare in foto conferma il suo talento affrontando il tema della memoria nel rapporto fra padre e figlio: un romanzo nel quale s'intrecciano riflessioni non ordinarie, una sorta di narrazione fìlosofica alla maniera di Sebald o Tabucchi. Infine, una piccola soddisfazione: altri due libri di Herta Mùller, di cui uno in uscita e l'altro programmato per il prossimo anno.
Nonostante dopo il Nobel per Keller fosse diventato impossibile competere per aggiudicarsi i diritti (ora la Müller è pubblicata da Feltrinelli e Sellerio, ma ci dice Keller che "è giusto così: un grande autore deve avere un grande editore"), c'erano due libri ai quali teneva molto, poiché completavano idealmente il primo romanzo. Così l'ha spuntata, e presto sarà in libreria il bellissimo "Il re si inchina e uccide": una riflessione sulla libertà, sul modo per resistere all'oppressione e all'iniquità del potere. In fondo, una metafora della resistenza alle grandi concenti-azioni editoriali di cui Keller è una coraggiosa e riuscita espressione.

http://www.kellereditore.it/