da Repubblica.it

Se proprio dovete buttarla, almeno utilizzatela per qualcosa di utile.

State masticando una cicca? Attenti a dove la buttate. La rimozione delle gomme
appiccicate al marciapiede può avere un considerevole impatto ambientale.

Combatte lo stress e la fame, mantiene l'alito fresco ed è manna dal cielo quando non c'è lo spazzolino. Ma nonostante i suoi indiscussi pregi la gomma da masticare è tutto tranne che ecosostenibile. A meno che non siate assidui consumatori di chicza, una cicca biodegradabile e al 100% vegetale prodotta da una cooperativa
messicana secondo l'antica tradizione Maya il chewing-gum normale è fatto di gomme sintetiche (poliisobutilene) che impiegano circa 5 anni a decomporsi.
E la naturale vocazione usa e getta di questo alimento non migliora le cose: si calcola che nel mondo si gettino ogni anno 560 mila tonnellate di cicche, di cui 23 mila solo in Italia.

Un lavoro certosino.
Il costo ambientale di questi prodotti emerge quando bisogna staccarli da suolo e arredi urbani. A Londra, dove fervono i preparativi in vista delle Olimpiadi 2012, è stato stimato il costo per rimuovere una singola gomma dal marciapiedi: dai 10 centesimi ai 2 euro a seconda che si utilizzino vapore o sostanze chimiche (queste ultime dal notevole impatto ambientale, anche se l'amministrazione londinese non ha reso note le quantità di prodotto necessarie). Senza contare lo stipendio da versare agli addetti all'ingrato compito.
Per ripulire 2 chilometri di strada riporta il magazine Slate, che ha condotto l'inchiesta, ci sono voluti due mesi.

 

Che facciamo?