Perché stupirsi in questo mondo grigio, dove tutto sembra essere sempre eguale?

Perché la natura ci offre spunti notevoli di riflessione e di incoraggiamento.

In questi giorni di neve, di pioggia e di freddo tutto fa credere che non ci siano i presupposti della primavera; sogniamo il caldo, il sole, l’azzurro del cielo.

Passiamo oltre senza osservare che una pianta umile, senza troppe pretese, di quelle che stanno ai lati della strada dove il terreno è più inospitale e meno compatto, sta lavorando alacremente per rivestirsi di fiori.

Si, è lei: l’erica, pianta resistente, caparbia, spesso la prima a segnare la ripresa vegetativa di un suolo danneggiato, una pianta che si accontenta dei primi raggi del sole.

Ci dona una pennellata di rosa intenso, quasi rosso, un invito a riflettere sulla nostra pochezza a credere che sia possibile crescere e fiorire oltre ogni attesa ed aspettativa.

 

Una curiosità: l’erica è uno dei simboli portafortuna più diffusi in Scozia. Questa pianta, molto diffusa nel territorio e nelle diverse tonalità, è donata alle persone alle quali si vuole più bene,  soprattutto con l’augurio che possa vivere in un matrimonio felice.