La Pace prima di tutto: la storia ci insegna che le guerre portano solo sterminio, sconcerto e povertà.

Oggi il mondo è alla finestra, a sperare che gli Stati appartenenti al G8 (il forum che raggruppa i Paesi più potenti, tra cui la nostra Italia ) riescano a convincere la Russia ad usare la testa e non le “testate”.

Cerchiamo di capire la situazione tramite piccole e semplici domande:

DOVE??? 

In Russia e Ucraina, Paesi dell' Europa dell'est e in Crimea, penisola situata a sud dell'Ucraina e affacciata sul Mar Nero: composta per il 60% da russi, la Crimea in principio appartiene alla Russia, fino al 1954 quando viene regalata all'Ucraina.
 
COSA???
 
Putin, il presidente della Russia, ha deciso di invadere la Crimea dopo che il presidente ucraino Yanukovich è stato destituito con la forza; in Ucraina infatti si è insediato un nuovo governo, formato da rappresentanti con ideali politici diversi rispetto a quelli di Putin.
 
Migliaia di soldati russi hanno così invaso la Crimea, e quest'azione ha attirato l'attenzione del mondo intero.
 
PERCHE'???
 
Putin sostiene di voler proteggere la popolazione russa residente in Ucraina, poiché, dice lui, esistono nette differenze etniche tra russi e ucraini, le quali con il passar del tempo potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza dei russi residenti in Ucraina. Il mondo sa che questo è solo un pretesto, basti pensare alla religione ortodossa professata da entrambi i popoli, o alla lingua parlata, la quale non è altro che un miscuglio tra la grammatica e la pronuncia ucraina combinata con vocaboli russi.
 
La VERITA' però è un'altra: in questo mondo spaccato, né a Putin, né agli Stati Uniti, che tramite il presidente Obama stanno cercando di favorire la diplomazia, interessa della popolazione russa o ucraina; i loro interessi vertono su politica ed economia. L'Ucraina è fondamentale per la Russia dal lato economico, così come potrebbe diventare fondamentale per l'America se Obama riuscisse ad occidentalizzarla.
 
Ed è qui che entra in gioco la Crimea, che potrebbe essere la miccia scatenante la guerra.
 
Come detto in precedenza, essa apparteneva un tempo alla Russia, fino a quando nel 1954 è passata all'Ucraina.
 
Ma perchè è così importante la Crimea?
 
Perchè è una regione strategica: qui infatti la Russia ha il controllo del porto di Sebastopoli (ottenuto mediante un accordo con l'Ucraina) dove viene ospitata la flotta russa e dove avvengono molte esportazioni, fondamentali per la propria economia
 
C'è dell'altro: la questione energetica legata ai gasdotti. L'Ucraina è attraversata per migliaia di chilometri dai condotti del gas che permettono ogni anno allo Stato di incassare alcuni miliardi di dollari, ricavati dalle forniture agli altri Stati europei, che appunto ottengono la maggior parte dei gas dall'Europa dell'Est.
 
É anche per questo motivo che l'Unione Europea, priva di autonomia dal lato energetico, ha cercato di istituire e rafforzare un legame proprio con gli ucraini.
 
Putin, che sembra aver dichiarato guerra all'Ucraina, sa bene quanto egli in realtà non possa permettersi di attaccarla, visto che anche la Russia stessa ottiene i gas dall'Ucraina, rivendendoli poi nell'Europa occidentale.
 
Se la Russia attaccasse, Kiev “chiuderebbe i rubinetti” e in conseguenza la Russia rischierebbe danni economici per miliardi di dollari, dato che l'economia russa si basa principalmente sulla vendita di risorse energetiche.
 
É quindi questo il nodo cruciale: Putin sta riflettendo proprio su questi argomenti.
 
Speriamo tutti nel trionfo della diplomazia, una parola che può garantire la pace mondiale.
 
Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Canada e Italia stanno dialogando tra loro e con Putin stesso, puntando tutto, appunto, sulla diplomazia,
 
Obama, Renzi, la Merkel e gli altri capi di Stato si stanno confrontando per capire come affrontare al meglio la situazione.
 
Un colloquio telefonico importante è avvenuto tra Obama e Putin, durante il quale il presidente americano ha fatto notare al russo come l'invasione della Crimea sia una violazione verso la sovranità dell'Ucraina, e che la soluzione migliore sarebbe una mediazione tra Mosca e Kiev da parte della comunità internazionale. Putin si è in qualche modo difeso sostenendo che l'attuale governo ucraino ha preso il potere con un colpo di stato illegittimo e che questo non può essere accettato dalla Russia.
 
Gli Stati Uniti poco dopo hanno iniziato una manovra di isolamento con i russi, bloccando alcuni scambi commerciali e i rapporti militari; puntano all'esclusione della Russia dal G8; speriamo che questi avvenimenti servano a Putin per poter riflettere e non servano invece ad alimentare le tensioni.
 
A tal punto è intervenuta la Merkel, dimostrando che da parte sua sarebbe inopportuna l'esclusione russa dal G8, ma la promozione di un “gruppo di contatto” internazionale con lo scopo di mediare la situazione e favorire i dialoghi tra Russia e Ucraina. Putin pare abbia accettato questa proposta, dopo aver colloquiato con la Merkel, la quale senza giri di parole ha duramente attaccato il presidente russo per l'invasione della Crimea.
 
Il premier russo Medvedev è intervenuto sulla questione, sostenendo che la Russia sarebbe pronta al dialogo con l'Ucraina, ma non con chi ha preso in mano il potere con la forza.
 
Anche la NATO si è espressa, e tramite il suo segretario generale ha chiesto ufficialmente alla Russia di ritirare le truppe, poiché l'azione militare è contraria al diritto internazionale.
 
É possibile dunque osservare come il mondo si sia mobilitato e lo stia facendo giorno per giorno, per garantire pace nel mondo e un futuro per i nostri figli.
 
Sappiamo tutti che effetti avrebbe sul nostro pianeta l'inizio di un conflitto, il quale inevitabilmente diventerebbe internazionale; da un lato il blocco europeo-americano, dall'altro la Russia con possibili alleati asiatici.
 
Diciamocelo chiaramente: le armi del terzo millennio non sono di certo lance, sassi e spade.
 
Or su dunque, avvocati nostri, capi di governo e ministri, proteggete il nostro pianeta affinché il giallo del sole, l'azzurro del cielo, il blu del mare e il verde dei boschi non diventino il rosso del sangue.
 
PACE.