Sabato pomeriggio siamo andati a Trento, in piazza Cesare Battisti per la festa dell'Autonomia.

 In breve questi i discorsi dei due imprenditori che hanno aderito alla manifestazione.

Diego Mosna:

Ho aderito alla manifestazione perchè sono un imprenditore senza velleità politiche, perchè non sono solo i politici che devon difender l'autonomia, ma ogni singolo deve dare il suo contributo.
L'Autonomia è un diritto, un dovere da esercitare con passione, serietà e con l'impegno del Fare, della ricerca dell'eccellenza in tutti gli ambiti (sociale, economico, ambientale, famigliare, politico, ecc).

Difendere l'Autonomia significa avere la capacità di "fare buon governo", per questo sono stato colpito negativamente dal comportamento dei nostri consiglieri che hanno risposto negativamente alla riduzione dei costi della politica.
Inoltre non è buona cosa nemmeno quello che sta succedendo all'interno dei partiti, che non stanno pensando a risolvere i problemi concreti del nostro Paese.

Esser consapevoli della nostra Autonomia, significa per le imprese fare investimenti che creino valore aggiunto per tutti, anche per i cittadini che devon essere parte attiva dell'Autonomia stessa. Le imprese e gli imprenditori devono ricorrere all'aiuto pubblico solo nel momento in cui non si può far senza.I mercati si conquistano con capacità imprenditoriale, non con i contributi.

Difendiamo l'Autonomia dimostrando che riusciamo a governarci. Viva l'autonomia!

Ilaria Vescovi:

L'economia è fondamentale per l'Autonomia, è quella che garantisce l'Eccellenza del Trentino. Senza risorse l'Autonomia non sta assieme.
Allo stesso tempo l'Autonomia è importante per l'economia. In particolare in questo periodo l'Autonomia ha permesso di attenuare la crisi, ha salvato migliaia di posti di lavoro, abbiamo ancora una percentuale bassa di disoccupazione rispetto alle altre province e regioni.

L'Autonomia si deve conquistare, meritare giorno per giorno e tutti devono essere consapevoli di questo.
E' necessario che i risultati dell'Autonomia si possano misurare, siano visibili sia dall'interno della Provincia che dall'esterno.

Il Trentino deve essere e rimanere un modello che mantiene il buon livello che ha raggiunto negli anni autonomamente.
Un limite che dobbiamo impegnarci a superare: non aprirci, non imparare dalle situazioni esterne. 

Bisogno far molta attenzione a tutto ciò che succede nel mondo, essere aperti al mondo. Questa apertura è e sarà il punto di forza che ci permetterà di rimanere un modello virtuoso, che ci garantirà la serietà.

Viva l'autonomia!

 

 

 

Questo l'articolo pubblicato su "l'Adigetto.it"
Noi optiamo per una presenza stimata in 1.500 persone, d’altronde ognuno può farsi un’idea sulla base delle foto che pubblichiamo.
Presente anche una delegazione della provincia di Belluno, desiderosa di far parte un giorno dell’Autonomia delle Dolomiti.
I «no tav» hanno provato a interferire, ma dopo qualche minuto sono tornati a far nulla alle loro basi di piazza Duomo.
 
Oggettivamente, erano presenti tutte le persone che non potevano mancare, anche se rigorosamente al di fuori della propria veste istituzionale, dai loro partiti di provenienza.
Assente invece la gente comune, quella per cui la manifestazione era stata organizzata.
La nostra impressione è che la popolazione trentina sia abbastanza sicura che la nostra preziosa autonomia non possa essere toccata.
 
E in effetti così è, ma se lo scopo era quello di dare un segnale al resto del Paese e dimostrare che siamo compatti e che nessuno può guardarci con invidia o antipatia, l’unico a parlare in tal senso è stato il senatore Divina che per la prima volta ha ammesso – come facciamo noi da tempo – che «l’autonomia è da esportare».
«È il solo modo per sopire le istanze della gente – ha detto ai giornalisti – che, non avendo conoscenze storiche, ritiene che siamo privilegiati, quando così non è.»
Divina ha esteso il concetto al Federalismo fiscale, anche se abbiamo visto che ha poco a che fare con le fondamenta della nostra autonomia e tanto meno con l’esportazione della nostra esperienza.
 
Il sistema acustico non ha funzionato bene, per cui non si sentiva molto di quanto dicevano i relatori.
Sappiamo che si è parlato delle radici della nostra Autonomia e delle ragioni per cui ci batteremo affinché nessuno tocchi la nostra democrazia.
Sappiamo che qualcuno ha comunque lamentato la partecipazione di un partito piuttosto che l’altro, ma si è trattato di episodi isolati.
L'ex presidente dell'Associazione industriali di Trento, Ilaria Vescovi, ha sottolineato come gli aiuti che la Provincia ha dato all'economia locale non siano stati dati nel resto del Paese. 
  
Fuori luogo l’acqua dell’Avisio portata da un consigliere comunale che, volente o nolente, ha imitato il rito padano dell’acqua del Po portata dal Monviso a Venezia
Fuori luogo anche l’intervento di Diego Mosna che ha lamentato il fatto che i consiglieri provinciali non si siano ancora abbassati lo stipendio.
Dellai, fedele a quanto dichiarato alla stampa il giorno prima, ha preferito prendere la parola al congresso della Cooperazione trentina di Riva del Garda.