Dellai, Riccardi, Olivero e Bonani: "De Gasperi, l'Italia, l'Europa: la storia che guarda al Futuro"

La sala è inaspettatamente gremita di gente, tanti rimangono in piedi ed anche fuori. Non solo Trentini, ma anche altoatesini e persone provenienti da altre Regioni d'Italia hanno partecipato alla conferenza di domenica 19 nella Sala De Pero a Trento.

Dellai "apre le danze" dando il benvenuto a tutti, ringraziando e spiegando il motivo per cui ha deciso di organizzare quest'assemblea:

"E' finito un ciclo, non sappiamo aprirne uno nuovo, però è necessario rimetterci in cammno. Per far ciò serve una bussola che potrebbe appunto essere il PENSIERO, il RIMETTERSI A PENSARE per produrre un NUOVO PENSIERO POLITICO."

De Gasperi, il grande Statista italiano, il "servo di Dio" è stato il fondatore della democrazia repubblicana ed ha anche il merito di aver creato un nuovo modello politico, diverso dalla destra e dalla sinistra, il modello centrista.

Secondo me i due interventi più interessanti sono stati quello del ministro Andrea Riccardi e le conclusioni di Dellai.
Il primo, facendo sempre riferimento a De Gasperi ha spiegato come è la situazione difficile in Italia e cosa si dovrebbe fare per uscirne.
Una delle carenze principali, ha spiegato Riccardi, è l'allentamento del rapproto tra la cultura e la politica e il rapporto problematico e poco affidabile che ha la politica con i media. La politica ha bisogno di esser radicata nella cultura, nella gente e i media, dai quali sono nati gli inutili partiti emozionali, non sono delle solide basi. Come ad esempio De Gasperi che andando anche contro la volontà di Papa Pio XII, rifiutò l'alleanza con la destra, difese la DC e la sua visione democratica che non era BIPOLARE.

Anche in questo periodo di crisi, non solo economica, è necessario CAPIRE, RICOSTRUIRE LA CULTURA POLITICA in cui INQUADRARE IL DIBATTITO. Per avere un confronto è perciò indispensabile far nascere un centro che discuta e si confronta con la destra e la sinistra. Per governare, prosegue sempre il ministro, è necessario far sintesi fra valori e creare una COALIZIONE che coauguli diversi ceti sociali.
De Gasperi avrebbe potuo governare da solo, ma ha cercato la coalizione per avere una collaborazione permenante e agire nell'alleanza.

Oggi l'Italia è un territorio caratterizzato da diverse religioni, per cui non si può governare senza i laici, ma nemmeno senza i cristiani. Si deve creare un rapporoto vitale tra laici e cattolici, tra politici e tecnici: ricercare la SINTESI di alto livello.
Come si era già detto nella conferenza con Padre Sorge, nel 2012 bisogna aver il CORAGGIO DI CREARE UN NUOVO CHE SIA IL NUOVO PER LA NOSTRA STORIA.
Per quel che riguarda l'Unione Europea, la grande idea del '900 è quella che sia indispensabile avere una visione, perchè senza Europa non salviamo l'Italia e per continuare ad essere italiani dobbiamo essere europei.
Il ministro Riccardi ha concluso il suo intervento ribadendo che bisogna ricostruire una NUOVA CULTURA POLITICA, meno emozionale, più concreta, che sappia farsi capire da tutti e che riesca ad appassionare anche i giovani.

Olivero, il presidente delle Acli,ha  iniziato il suo intervento parlando della responsabilità che abbiamo tutti noi nel creare una nuova cultura politica. E' necessario quindi intervenire in tutti gli ambiti ed ognuno, nessuno escluso, deve affrontare le proprie responsabilità.
L'Italia ha affrontato e superato prove molto più difficili rispetto a quella attuale, ma per uscire da questa situazione è necessario che i politici siano persone ONESTE, PREPAREATE ed APPASSIONATE.
Olivero ha elencato le 4 sfide importanti da affrontare:
- necessità di creare partiti democratici con caratteristiche di trasparenza, legalità e che concorrano alla costruzione del pensiero politico
- ricerca della crescita: nuove formule per sviluppare un nuovo modello che miri alla responsabilizzazione anche dei lavoartori
- riforma del modello di welfare
- l'Italia deve tornar ad esser un motore per l'Unione Europea in modo da dimostrare la nostra vocazione, cioè che l'Italia è il ponte per il resto d'Europa e per la pace.

Bonani, segretario CISL,  ha chiarito subito che il "modello degasperiano" deve dar la forza ad un cammino nuovo, alla ricerca della democrazia che includa varie culture, quindi alla creazione della coalizione. Ha detto inoltre che chi vorrà realizzare una nuova offerta politica dovrà chiarire la sua concezione di governo, difficile si, ma se sarà presentata un'idea chiara e comprensibile, il popolo potrà fare miracoli perchè la condivisione popolare dà forza al Governo. Tutti dobbiamo avere più coraggio nel costruire!
La storia  lo ha già dimostrato: la concertazione è quanto di più nobile ci sia nella politica italiana e solo gli sforzi fra le parti hanno permesso la rinascita in passato. Senza concertazione non si potranno affrontare mai i grandi temi sociali, è necessario quindi riunire governi nazionali e locali e le parti sociali.

I cittadini cattolici devono essere i PRIMI CITTADINI per testimonianza, per il comportamento, devono essere i primi a costruire il bene della Comunità.
Per quanto riguarda l'Unione Europea Bonani ritiene che oramai un mondo seza quest'unione sarebbe un mondo bionico, che la più grande paura l'abbiamo avuta nel momento dell'istituzione della moneta unica con la mancanza di un governo.
L'Unione Europea sta economicamente molto meglio rispetto agli Stati Uniti d'America, ma la differenza che la rende più povera sta nella divisione che c'è al suo interno.

Le conferenza, che è stata interrotta spesso dai numerosi applausi, si è conclusa con Lorenzo Dellai.
Il presidente ha ricordato gli obiettivi della conferenza, ha risposto a delle critiche pubblicate sui giornali ed ha tracciato la linea per i futuri passi:
- IDEA POLITICA: la politica deve esser fatta secondo la nobile concezione di politica, deve esser eticamente ispirata, deve essere una politica esigente e questo richiede formazione e costanza;
- IL RUOLO DEL CATTOLICESIMO: non dobbiamo ritornare al cattolicesimo democratico, ma deve evolvere una nuova capacità che ci renda visibili nei comportamenti all'interno della comunità;
- IDEA DI SOCIETA': lo Stato deve avere autorevolezza e contemporaneamente svolgere le funzioni di sussidiarietà. Chi governa o vorrebbe goverare ha quindi il compito di riavvicinare i cittadini alla politica valorizzando i corpi intermedi, i territori e le autonomie. e' necessario ricostruire un'idea di Stato efficente ed efficace;
- il ricordo del passato non si traduce in nostalgia, ma deve esser un tentativo per creare una NUOVA AGENDA.
- Unione Europea deve tornar ad essere la visione di tutti i politici.

Serve quindi un centro aperto con una nuova classe dirigente che riesca a "vivere" tutte le sfaccettature dell'Italia. Creare una COALIZIONE - UN POLO CON FORZE DIVERESE, MA CON UNA COMUNE VISIONE.