Gemma Pasqual racconta:
"Non so come e perché, un giorno lessi una notizia. Il titolo diceva: «Nel clima di guerra, le bambine iraniane iniziano a studiare danza. Come nella altre scuole di danza del mondo, le allieve della scuola di musica e arte di Baghdad preparano un saggio finale. La differenza sostanziale consiste nel fatto che le alunne non sanno se la rappresentazione si terrà sotto le bombe e i missili».
Come in tutte le guerre, sono le donne e i bambini a pagare l’altissimo prezzo del conflitto, però in questo caso concreto la realtà era inquietante: si era passati dalla dittatura di Saddam al caos dell’occupazione.
Le donne soffrivano ogni giorno una violenza indiscriminata, avevano perso i diritti basilari di ogni essere umano e la denutrizione e le malattie minacciavano i più piccini."
Una ragazzina, un sogno, una famiglia…
All’improvviso tutto cambia.
Baghdad primavera 2003. Erfan vorrebbe diventare una brava ballerina, ma la sua città viene invasa dalla guerra e la ragazza perde apparentemente tutto.
È costretta, con la madre, la sorella e la nonna, a fare una specie di viaggio nel Medioevo: senza acqua, senza luce, senza cibo.
All’ improvviso, però qualcosa cambia e le sembra di vedere una luce alla fine del tunnel.
Questo libro mi ha fatto pensare a come siamo fortunati a vivere nel cosiddetto "primo mondo".
A Baghdad ci sono ragazzi come noi costretti però a vivere in tempo di guerra… e mi sono chiesta: “Riuscirei a vivere così?”paura a uscire di casa, paura a rimanere in casa…"
La ballerina di Bagdad è un libro di Gemma Pasqual edito da San Paolo Edizioni nella collana Narrativa San Paolo ragazzi.
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